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Dekamare - Mai Aini - Amba Tekili - Adi Keyh   (****)

Itinerario da grandi panorami veramente africani, ma anche molto impegnativo. con fondo stradale in molti punti sabbioso o pietroso. Indispensabile il mezzo di appoggio. Giorni due

Appena entrati a Dekamare e aver superato una caserma, si prende uno sterrato a destra che dopo un chilometro si biforca; qui si segue la traccia di sinistra e poi non è più possibile sbagliare una volta che si segue la strada principale.

Dopo il villaggio di Mai Hadaga (km 13), si entra in una valle molto suggestiva che porta alla discesa dall'altopiano con vista sulla piana di Mai Aini dove svetta la cima dell'Amba Tekili. Al termine della discesa e dopo un tratto in pianura si attraversa il villaggio di Adi Negri (km 27). Il paesaggio è quello tipico delle savane africane: bassi cespugli, terreno sabbioso in terra rossa, profili delle montagne molto frastagliati fra le quali l'imponente lama dell'Amba Tekilè si nota per la maestosità e l'eleganza. Arrivati a Mai Aini (km 40), ci si ferma per una sosta in una dei numerosi piccoli bar che offrono anche da mangiare e, a giudicare dalla presenza di qualche letto accanto ai tavolini, anche un alloggio per la notte.


L'Amba Tekili

Si prosegue poi per l'Amba Tekili che si raggiunge dopo circa km 8 dopo aver guadato il letto semi-asciutto del fiume Ghensè. Il panorama è grandioso e non è da escludere la possibilità di un'ascesa alla vetta che richiede circa un paio di ore su un percorso abbastanza verticale, ma non estremamente impegnativo. Si ritorna poi a Mai Aini dove si pernotta.

Il giorno seguente si parte alla volta di Adi Keyh, affrontando nelle prime ore della mattina i 10 chilometri di salita che riportano sull'altopiano; il fondo è molto sconnesso e il percorso impegnativo, ma una volta arrivati sul ciglione, il panorama sulle piane sottostanti e sui monti dell'Etiopia è superbo, e la vista sull'Amba Tekili veramente emozionante. Si prosegue poi in quota su una strada costeggiata da cactus, per poi iniziare una serie di saliscendi, a volte abbastanza impegnativi a causa del fondo stradale. Si incontrano pochi villaggi, ma c'è sempre la possibilità di sostare in capanne adibite a bar lungo la strada, dove la bibita più famosa al mondo non manca mai.


Incontri lungo la strada

Al km 50 si incontra un bivio: prendendo a destra, dopo un curvone piuttosto accentuato, ci si dirige verso Adi Keyh; proseguendo diritti invece si sbuca al 75° km della strada che collega Dekamare ad Adi Keyh, dopo aver attraversato una zona costeggiata da interessanti forme rocciose e aver lasciato sulla sinistra una vasta zona che fino al maggio 2001 ospitava il campo sfollati di Alba, dove più di 25.000 persone vivevano in attesa di ritornare nelle case che avevano dovuto lasciare a causa della guerra con l'Etiopia.
Il ritorno a Dekamare può avvenire a bordo del mezzo di appoggio, oppure in bicicletta, lungo una strada ondulata e panoramica che passa per Segheneyti, dove imponenti sicomori fanno da sfondo al paesaggio, e che dopo un'ultima salita, scende piuttosto ripida verso il punto di partenza dell'itinerario.



Testo di Guido Camplani - foto di Giuseppe De Marchi




 

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