SCUOLA ITALIANA



Arte rupestre in Eritrea

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L'arte rupestre dell'Eritrea è, per quanto se ne conosce oggi, espressione di popoli allevatori di bovini che hanno fatto dell'animale domestico il principale soggetto delle loro figurazioni. Mancano, nel contesto eritreo, immagini riferibili al mondo culturale dei popoli cacciatori arcaici, mentre le prime manifestazioni dell'arte si mostrano già legate alle pratiche di domesticazione e di allevamento. Non si sa, per ora, in quale momento preciso ebbe inizio l'allevamento bovino nel Corno d'Africa e ancora meno si può definire l'esatto periodo nel quale collocare le opere d'arte rupestre. L'osservazione delle pitture e incisioni eritree consente comunque di tracciare una schematica periodizzazione, in grado di fissare le principali fasi artistiche nel loro percorso stilistico e iconografico.

I fase

Raffigurazione di bovini domestici rapportabili all'ambiente sahariano. E' presente il tema delle mucche che allattano i vitelli. Gli animali sono verosimili e curati nei particolari, ma fissati in uno schema quasi decorativo. Le figure umane sono numerose e rare le immagini di fauna selvaggia.

II fase

Raffigurazioni di bovini domestici accostabili alla precedente fase, ma con un disegno più semplificato. Le figure umane sono molto schematizzate e rappresentate sovente come gruppo di personaggi allineati. In diversi casi è presente la fauna selvaggia: bufali, iene, antilopi e felini (Sito di Sullum Ba'attì).

III fase

Le rappresentazioni si differenziano per stili, legati a diverse aree geografiche o ambienti sociali e seguono particolari interpretazioni della figura. Sono rappresentati bovini con il corpo a "a bipenne" o con il corpo rettangolare e due soli tratti per le zampe e con le esasperazioni delle corna.
In questo momento compaiono evidenti novità figurative: bovini con il corpo estremamente allungato e figure umane esteticamente ricercate e rappresentate sovente con scudi e lance dalla grande punta metallica (Sito di Adi Qansà). Queste rappresentazioni risentono di scambi interattivi con la penisola araba.

IV fase

Evoluzione delle tradizioni figurative in due direzioni: l'una conduce alla stilizzazione delle corna del bovino verso forme allusive e ideogrammatiche, l'altra è la semplificazione delle figure (bovini. cavalli, cavalieri e cammelli) verso motivi "a pettine".



Per maggiori informazioni vai alla descrizione e alle gallerie fotografiche dei siti di:




  Giulio Calegari, Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali, Vol XXIX - Fascicolo I


 

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